E' uno dei trattati di pace stipulati a Parigi, che pose ufficialmente fine alla prima guerra mondiale.
Dai trattati di Parigi la cartina d'Europa uscì completamente ridefinita in base al principio della autodeterminazione dei popoli,
nel tentativo, in seguito rivelatosi fallace, di riorganizzare su base
etnica gli equilibri del continente europeo.
Gli equilibri erano fortemente mutati dopo la caduta dell impero tedesco, turco, russo e austro-ungarico; al contempo emergeva il nuovo ruolo mondiale degli Stati Uniti.
La frase coniata da Gabriele D'Annunzio, fu utilizzata, nel primo dopoguerra, da una parte dell'opinione pubblica italiana, in particolare negli ambienti nazionalisti, interventisti, e reducistici, per riferirsi alla situazione deficitaria dei compensi territoriali ottenuti dall'Italia dopo il suo contributo nella Grande Guerra.
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